La leadership trasformazionale di Burns: motivare alla mission

2 Ottobre 2018

leadership-trasformazionale-burnsQuando James M. Burns formulò il concetto di leadership trasformazionale (termine poi coniato da Bernard M. Bass) stava pensando che i modelli di leadership fino ad allora teorizzati gli andavano stretti.

Ne uscì fuori una definizione di leadership del tutto originale.

Che cos’è la leadership trasformazionale?

Il leader è qualcosa di più rispetto a un semplice modello al quale conformarsi: è un motivatore, un ispiratore. Egli riesce non solo a catalizzare le azioni ma, prima di queste, riesce a forgiare la volontà dei propri collaboratori. La leadership trasformazionale, dunque, agisce sul modo di pensare dei follower, poiché il leader riesce a convincere i propri collaboratori che si può raggiungere un bene maggiore sposando la mission proposta.

Con la leadership trasformazionale, Burns volle ampliare il concetto di leadership, legandolo al rapporto leader-follower, più che alle doti del leader (come avviene per la leadership carismatica). La vera dote del leader trasformazionale è quella di far identificare gli interessi e gli obiettivi privati con gli obiettivi comuni per amplificare i singoli sforzi: in questo senso si configura come uno stile di leadership completamente diverso. Le sue materie prime sono i desideri e le aspettative dei follower.

Le “Quattro I” della leadership trasformazionale

In questo tipo di leadership sono stati individuati quattro comportamenti costitutivi, che sono noti nella letteratura anglosassone come le “Quattro I” della leadership trasformazionale:

  • Individualized Consideration (Considerazione individualizzata): il leader deve riuscire a mantenere alta l’attenzione sulle motivazioni e le aspirazioni dei singoli follower.
  • Intellectual Stimulation (Stimolazione intellettuale): fornire sempre nuove sfide, favorire le occasioni di approccio creativo e mettersi in gioco per primi sono le prerogative di questo modello di leadership.
  • Inspirational Motivation (motivazione ispirata): è il cuore della teoria. Il leader è in grado di generare entusiasmo, senso e interesse verso una visione; di generare identificazione nella mission.
  • Idealized Influence (Influenza idealizzata): il leader è il punto di riferimento per la creazione di fiducia nei follower e per la generazione di quella sicurezza che fa di ogni collaboratore il leader di se stesso.

In definitiva, un buon manager è anche un leader trasformazionale: la ricetta giusta per la motivazione dei dipendenti e la creazione di team fortemente orientati al perseguimento della mission d’impresa.


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