Alla scoperta dei peggiori amministratori delegati

31 Gennaio 2013
Alla scoperta dei peggiori amministratori delegati

Quando si inizia un nuovo anno si tende a fare una sintesi o una classifica di quello appena trascorso: il video più visto su Youtube, il tweet più condiviso, le foto più belle e, perché no, i peggiori amministratori delegati!

Secondo quanto riportato da Bloomberg Businessweek, a stilare questa particolarissima classifica è stato il professore statunitense Sydney Finkelstein, del Dartmouth College’s Tuck School of Business, autore di undici libri su argomenti molto simili a questo come “Perché i buoni leader prendono decisioni sbagliate”.

Nella classifica dei peggiori CEO dell’anno appena trascorso troviamo, al primo posto, Brian Dunn, chief executive di Best Buy. Si è dimesso ad aprile perché accusato di aver avuto delle relazioni improprie con una dipendente molto più giovane. Ma non è sulla lista nera per questo motivo, bensì per il crollo del prezzo delle azioni e la perdita di importanti quote di mercato a favore della concorrenza.

Aubrey McClendon, CEO di Chesapeake Energy, in tre anni si è fatto prestare e ha investito la modica cifra di un miliardo di dollari in una serie di loschi affari che, tra l’altro, collimavano con gli interessi dell’azienda stessa. Si aggiunga l’uso del jet aziendale per motivi personali e la sponsorizzazione aziendale dell’Oklahoma City Thunder, squadra di basket di cui lo stesso McClendon è proprietario.

Nella lista dei peggiori amministratori delegati del 2012 troviamo anche Andrea Jung, chief executive di Avon, che ha rifiutato un’offerta di dieci miliardi di dollari dall’azienda Coty, nonostante, nel giro di otto anni e durante il suo operato, il valore di Avon sia passato da 21 miliardi di dollari a 6.

Per non parlare di Rodrigo Rato, ormai ex amministratore dell’istituto di credito spagnolo Bankia. Questo ex ministro delle finanze della Spagna nonché direttore generale del FMI è indagato per frode, price-fixing e appropriazione indebita in relazione al crollo spettacolare di Bankia e al salvataggio da parte del governo spagnolo.

 

Fonte immagine: flickr.com/photos/bilfinger/

 


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