Benefit aziendali: ecco quali sono i più apprezzati dai dipendenti

12 Gennaio 2017
Benefit aziendali: ecco quali sono i più apprezzati dai dipendenti

benefit aziendaliQuali sono i benefit più apprezzati dai lavoratori e come vengono utilizzati per aumentare la retention? Ce lo rivela uno studio della Society for Human Resource Management (SHRM), la più grande organizzazione al mondo nel settore delle risorse umane che promuove lo sviluppo e la certificazione delle competenze in ambito HR.

Dal 2012 lo studio, applicato sul mercato del lavoro statunitense, si concentra sui benefit aziendali, e sull’uso strategico che i professionisti dell’HR ne fanno per attirare nuovi talenti, per trattenere i dipendenti o per aumentarne la produttività.

Lo studio del 2016, realizzato su un campione di 738  professionisti dell’HR, rivela come il 95% dei lavoratori indichi l’assistenza sanitaria come il più importante dei benefit per i dipendenti. Al secondo posto, con il 71% del campione, i piani di accumulo e integrazioni di pensione, mentre al terzo posto tra i benefit più apprezzati con il 50% delle preferenze dei professionisti delle HR le ferie retribuite. Solo al 29% i benefit legati al lavoro flessibile.

Soltanto nel 18% dei casi, i professionisti dell’HR hanno ammesso di aver focalizzato i programmi di welfare aziendali sulle esigenze di retention, il 9% per aumentare l’engagement dei dipendenti e l’8% per attirare nuovi talenti. Le maggiori leve sono state invece il controllo delle spese sanitarie (30%) e la necessità di far comprendere ai dipendenti il valore dei benefit (27%).

Solo il 19% degli intervistati ha ammesso di aver apportato cambiamenti nei programmi di welfare aziendali nell’ultimo anno, tesi a migliorare la retention e aumentare la fidelizzazione dei dipendenti. Una percentuale che nell’IT balza al 25%, indice di una maggiore competizione tra le aziende del settore per attrarre i talenti più qualificati.

Oltre la metà delle aziende (il 56 per cento) fornisce ai dipendenti di strumenti per facilitare la flessibilità, una percentuale che sale al 76% nel settore dell’high-tech. Il 75% ha indicato le iniziative di welfare come “efficaci” o “molto efficaci” nel migliorare l’impegno dei dipendenti, mentre il 42% ha rilevato una diminuzione delle assenze impreviste e il 30% un aumento della produttività.


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