Tutte le ragioni in favore della settimana lavorativa corta – Seconda parte

18 Settembre 2014
Tutte le ragioni in favore della settimana lavorativa corta – Seconda parte

Settimana lavorativa cortaNella prima parte di questa mini-rubrica dedicata alle ragioni in favore dell’adozione della settimana lavorativa corta, abbiamo visto alcune dei sostenitori più illustri di questa teoria e un caso in cui la teoria è stata messa in pratica.

Ora passiamo a valutare i dieci punti stilati da Anna Coote della New Economy Foudation, il laboratorio internazionale sull’economia sostenibile per l’uomo e la natura: la realtà che con maggiore forza sostiene l’auspicabilità della settimana corta.

Ecco, dunque, quali sarebbero i benefici di un orario lavorativo ridotto a 21 ore settimanali:

  1. Un ridotto carbon footprint nazionale (e globale): lavorare meno, secondo NEF, significa inquinare meno e consumare meno.
  2. Un’economia più solida: riportare l’economia a una misura più umana, significa rallentare una crescita alimentata dall’indebitamento e creare equità sociale.
  3. Impiegati migliori: secondo le stime NEF, chi lavora meno tende a produrre di più di chi lavora oltre le 40 ore/settimana. I lavoratori della settimana breve, inoltre, si ammalerebbero meno e assicurerebbero una forza lavoro più stabile.
  4. Meno disoccupazione: la settimana corta riporterebbe al giusto equilibrio il paradossale squilibrio tra chi lavora giorno e notte e chi combatte tutti i giorni per trovare lavoro.
  5. Più benessere: riduzione dei livelli di stress e incremento della salute mentale e fisica.
  6. Più equità tra uomini e donne: il work-life balance porterebbe anche a un equilibrio della spendibilità di uomini e donne nel mondo del lavoro.
  7. Cura dei figli migliore (e più economica): la settimana lavorativa più breve porterebbe a una riduzione dei costi, pubblici e privati, investiti nella cura e nell’educazione dei figli.
  8. Più tempo per le famiglie, gli amici e il vicinato: più tempo da dedicare alle persone care e ai rapporti sociali aiuterebbe a costruire una società più solida e più sana.
  9. Vivere più a lungo: passare da una vita di super lavoro alla pensione può essere traumatico. Modulare l’orario lavorativo in modo da accompagnare l’impiegato, dolcemente, verso il pensionamento può ridurre i rischi di malattie e di morti precoci.
  10. Una democrazia più forte: la settimana lavorativa corta potrebbe incoraggiare un maggiore impegno civile e una migliore partecipazione politica locale e nazionale.

La settimana lavorativa corta sembra avere molte ragioni dalla sua. Voi cosa ne pensate? Aspettiamo le vostre idee sull’argomento nei commenti a questo post.


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