
Una delle principali novità della
riforma del lavoro di cui tanto si discute in questo periodo si chiama
ASPI.
Questo nuovo istituto di previdenza riguarda il delicato tema dell’assicurazione sociale.L’
ASPI sarà la sostituta delle indennità di mobilità e di disoccupazione per i dipendenti privati e pubblici che abbiano almeno 52 settimane di lavoro calcolato nell’ultimo biennio e due anni di anzianità assicurativa.
Questo tipo di copertura viene estesa anche alla categoria degli apprendisti.
La sua durata cambia a seconda dell’età del lavoratore, per cui per i lavoratori sotto i 55 anni la durata è di 12 mesi, mentre sale a 18 per i lavoratori dai 55 anni in su. Inoltre il valore di questa copertura assicurativa subisce dei tagli del 15% dopo i primi sei mesi e di un ulteriore 15% dopo altri sei mesi.
Questa
assicurazione sociale per l’impiego che è parte integrante della
riforma del lavoro vedrà la luce nel 2017. Rimane in piedi la cassa integrazione ordinaria e vengono messi dei paletti per quella straordinaria. L’intento è poi quello di istituire dei fondi specifici di solidarietà per tutti i settori di mercato e obbligatori per le imprese sopra i 15 dipendenti.
Questa è solo una delle novità della
riforma della previdenza e del lavoro che è ad oggi un capitolo ancora aperto, in attesa di una normativa definitiva.
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