Jobs Act, focus sulle dimissioni volontarie: le nuove modalità

23 Marzo 2016
Jobs Act, focus sulle dimissioni volontarie: le nuove modalità

jobs act, procedura dimissioni volontarieCon la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 7 dell’11 gennaio 2016 del DM 15 settembre 2015, la nuova procedura per la comunicazione delle dimissioni volontarie o della risoluzione consensuale del contratto di lavoro è una realtà. Il 12 marzo 2016 è il giorno in cui tale iter diverrà pienamente operativo.

Il provvedimento rientra nei provvedimenti di riforma del diritto del lavoro in Italia che abbiamo imparato a conoscere come Jobs Act.

Dimissioni: come funziona la procedura online e perché è stata introdotta

La comunicazione delle dimissioni volontarie al proprio datore di lavoro e alle Direzioni Territoriali del Lavoro competenti avviene a seguito di una procedura telematica. Un espediente introdotto per contrastare il fenomeno delle dimissioni “in bianco”.

La comunicazione delle dimissioni o delle risoluzioni consensuali avverrà attraverso due modalità:

Cliclavoro – Bisogna richiedere il PIN INPS (qualora non se ne fosse già in possesso) e ottenere le credenziali di accesso al portale Cliclavoro registrandosi. Da lì è possibile inviare la comunicazione delle dimissioni attraverso la compilazione di un modello online.

Tramite soggetti abilitati – Una via alternativa è quella di rivolgersi a CAF, sindacati, patronati o agli altri soggetti abilitati che provvederanno ad accertare l’identità del lavoratore e a inoltrare la richiesta di dimissioni.

La revoca delle dimissioni entro 7 giorni

Una volta che alla domanda di dimissioni o di risoluzione consensuale verrà assegnato un numero di protocollo, si avrà ancora tempo per ripensamenti e contrattazioni con il datore di lavoro. La possibilità di revoca delle dimissioni, con questa nuova procedura telematica introdotta nell’ambito del Jobs Act, scadrà dopo 7 giorni dall’apposizione della marca temporale alla domanda presentata online.


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