
A fine agosto, a Francoforte, si è tenuto il
XX Congresso mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro. Un momento importante di confronto per la creazione di una strategia ampiamente condivisa per la prevenzione d’incidenti in ambito lavorativo e delle malattie connesse al lavoro.
Al centro dell’attenzione del Congresso c’è stata la strategia denominata Vision zero e mutuata da un’efficace iniziativa di
sicurezza stradale che il Parlamento svedese ha messo in campo nel 1997.
Il presupposto dal quale parte questo nuovo approccio alla sicurezza sul lavoro è piuttosto semplice: l’incidente non è necessariamente frutto d’incuria da parte di lavoratori o datori di lavoro.
Chiunque può commettere uno sbaglio. Bisogna, dunque, lavorare per attenuare gli effetti di tali sbagli e fare in modo che non si risolvano in morte o invalidità del lavoratore.
Un altro aspetto che può sembrare lapalissiano, ma che rivoluziona l’approccio alla sicurezza è la visione etica: secondo Vision zero il
costo della vita e dell’incolumità dei lavoratori non può entrare a far parte di un bilancio per la sostenibilità della sicurezza, poiché sono “beni” senza prezzo.
Al XX Congresso mondiale della salute e sicurezza sul lavoro è stato presente anche l’Inail. Potete leggere maggiori informazioni sul
comunicato stampa dell’Istituto. Per leggere il programma dell’evento, seguite questo
link al sito ufficiale.
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Fonte immagine: wikimedia.org