L’infanzia segna gli stili di leadership

10 Marzo 2011

L’incapacità dei leader di delegare e di far crescere il proprio staff deriva da una sensazione di rifiuto che essi hanno vissuto nel corso della loro infanzia. Lo afferma Graham Lee, psicoterapista e formatore, autore di una pubblicazione sul tema per il Chartered Institute of Personnel and Development (Cipd).

Lee individua tre differenti stili di leadership, ognuno dei quali può essere fatto discendere dalle esperienze maturate nei primi anni di vita.

I leader autocratici ed insolenti, con ogni probabilità, hanno vissuto situazioni di rifiuto nel corso dell’infanzia, e il loro stile è una forma di difesa contro quella sensazione e contro possibili fallimenti.

I leader arrendevoli, desiderosi di compiacere che sta loro intorno, soprattutto i superiori, hanno avuto invece una guida inconsistente da parte dei genitori, che li conduce ad una forma inconscia di difesa che impedisce loro di esprimere frustrazione.

Il terzo stile, che Lee definisce “autentico”, è quello verso cui tutti i leader dovrebbero tendere. I leader autentici hanno avuto probabilmente genitori affettuosi e capaci di incoraggiare, e riflettono quest’esperienza nello stile di leadership.

“I leader autentici incoraggiano e fanno crescere lo staff, e il loro stile non è influenzato da difese inconsce costruite durante l’infanzia. Gli altri due tipi possono arrivare a questo stile rendendosi conto delle barriere create dal modo in cui sono stati cresciuti”, conferma Lee.

Secondo lui, se le Risorse Umane vogliono veramente formare dei leader efficaci, devono affrontare questioni psicoanalitiche di questo tipo.

“Lo stile di leadership è strettamente legato all’infanzia, e rendere le persone consapevoli delle barriere intrinseche costruite in quella fase può migliorare lo stile di leadership. Le Risorse Umane devono imparare ad entrare nel regno del personale se vogliono formare dei grandi leader”, conclude.


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