Comunicazione efficace: l’ascolto attivo secondo il metodo Gordon

20 Agosto 2013
Comunicazione efficace: l’ascolto attivo secondo il metodo Gordon

comunicazione-efficaceComunicare efficacemente significa, in primo luogo, saper ascoltare il messaggio del nostro interlocutore: l’ovvietà più disattesa di sempre. L’ovvietà sulla quale lo psicologo americano Thomas Gordon ha basato il metodo di comunicazione che da lui prende il nome.

L’ascolto attivo è parte integrante del metodo Gordon, volto all’instaurazione di relazioni efficaci, nell’ambito delle quali i conflitti sono ridotti al minimo. Uno strumento fondamentale del buon comunicatore.

Andiamo a vedere quali sono gli elementi e le fasi che caratterizzano l’ascolto attivo promosso dal metodo Gordon:

  • Prima fase: ascolto passivo
  • Seconda fase: accogliemento
  • Terza fase: approfondimento
  • Quarta fase: ascolto attivo

Ascolto passivo – la comunicazione della predisposizione all’ascolto e dell’interesse nei confronti del messaggio dell’interlocutore avviene con il silenzio.

Accoglimento – la comunicazione verbale e non verbale aiuta a completare il messaggio inviato nella prima fase. Cenni del capo, guardare negli occhi l’interlocutore sono gesti altrettanto importanti che frasi volte a sottolineare il fatto che la comunicazione ha raggiunto il destinatario.

Approfondimento – è la fase nella quale l’ascoltatore, prima di formarsi ed esprimere un’opinione su quanto comunicato, raccoglie tutte le informazioni per comprendere appieno l’argomento dell’interlocutore. “Puoi specificare meglio questo aspetto?” oppure “Cosa intendi, quando parli di…”: frasi tipiche dell’approfondimento che definiscono la disposizione alla piena comprensione della posizione dell’interlocutore.

Ascolto attivo – la fase che caratterizza il metodo Gordon è l’ultimo step che attesta la piena assimilazione del messaggio da parte dell’ascoltatore attraverso la riproposizione all’interlocutore della comunicazione con parole proprie. Questa fase è fondamentale per porre l’ascoltatore nei panni dell’interlocutore, per creare empatia. Anche in questa fase è richiesto che l’ascoltatore non formuli giudizi su quanto comunicato.

Il metodo Gordon dell’ascolto attivo può essere un ottimo punto di partenza per la definizione di una strategia di comunicazione interpersonale efficace da impiegare anche sul luogo di lavoro.

 

Fonte immagine: flickr.com/photos/highersights/


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