
La
valutazione dei rischi sul luogo di lavoro è divenuta obbligatoria per tutte le aziende, le quali devono tutelare con la massima attenzione l’incolumità dei propri dipendenti. I criteri e i mezzi da adottare sono stati stabiliti da direttive della Comunità Europea e vengono trasmessi sul territorio nazionale dalle amministrazioni sanitarie regionali.
Ogni azienda deve compiere un
percorso specifico, compilando il documento dedicato alla valutazione dei rischi.
Prima di tutto l’azienda deve individuare che cosa potrebbe recare danno ai propri dipendenti, rilevando quale tipo di situazioni o di oggetti costituiscono un
rischio generico o specifico per la loro sicurezza. Deve individuare quali di loro, nello svolgimento delle mansioni quotidiane, sono più esposti,
quantificando l’esposizione attraverso la
durata e la
frequenza. E deve valutare la portata che il rischio avrebbe, qualora si tramutasse in danno effettivo, approntando le misure adeguate a
contenerlo o
eliminarlo.
Le
misure tecniche preventive saranno realizzate dall’azienda attraverso un piano d’intervento interno, il quale verrà verificato per mezzo di una riunione tra il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza per i lavoratori.
Da ciò ne scaturirà la redazione del
DUVRI –
documento valutazione rischi – in cui verranno indicati i criteri a cui ci si è attenuti e le misure impiegate per accrescere e aggiornare la sicurezza aziendale.
Fonte immagine: flickr.com/photos/b3d_/6041185574/