Si sente sempre più spesso parlare di lavoro agile (o smart working, per i più… smart). Abbiamo visto come è stato introdotto in Italia e quali sono le cose da sapere su questa rivoluzionaria nella regolazione dei rapporti di lavoro.
Seppure il lavoro agile, come ha voluto tradurre il termine “smart working” il legislatore italiano, rappresenti una novità per il diritto del lavoro nostrano, le aziende lo hanno scoperto già da tempo. Stiamo parlando di multinazionali con una visione matura di ciò che è il rapporto di lavoro. Perché, principalmente, lo smart working è questione di cultura organizzativa.
I suoi vantaggi vanno ben al di là di qualità produttiva per l’azienda e realizzazione personale dei lavoratori. Il Comune di Milano ha appena celebrato (il 18 febbraio scorso) la terza Giornata del Lavoro Agile: le aziende e gli enti che hanno aderito hanno permesso ai lavoratori di sperimentare un giorno di lavoro svincolato dal luogo di produzione. Risultato? 2 ore in un giorno risparmiate dai mancati spostamenti da dedicare a tempo libero, famiglia, relax e benessere; riduzione di CO2, Pm10, traffico, rumore e stress.
Cosa fanno, da parte loro, le big company? Ecco come il lavoro agile sta rivoluzionando l’organizzazione del lavoro di tre grandi aziende.
Sono la bellezza di 1.700 i lavoratori agili di Siemens Italia. Per Federico Golla, Presidente e AD della società, è un cambio di paradigma culturale e un approccio coerente con un mondo sempre più digitale.
Gli smart worker del progetto Siemens Office ricoprono ruoli manageriali e di business su sedi dislocate.
Il 59% dei lavoratori Fastweb lavorano quattro giorni al mese da remoto. La giornata del Lavoro Agile di Milano ha segnato un ampliamento del progetto, con 500 nuovi lavoratori agili per raggiungere la cifra di 1.514 unità.
Per Fastweb, il progetto pilota di lavoro agile è nato nel 2015. Quali sono i risultati? Lavoratori più motivati, senso di appartenenza consolidato e, secondo il 57% del management, incremento di produttività.
Per Accenture, il lavoro agile non è una novità dell’ultimo anno. Il progetto è stato avviato in Italia nel 2009. Oggi interessa una percentuale consistente di lavoratori: l’83%, circa 500 persone. Si tratta di risorse che ricoprono funzioni corporate (ufficio legale, marketing, finance, HR). Consulenti e dirigenti godono già di una buona flessibilità.
Per Accenture i lavoratori possono usufruire di 2 giorni alla settimana di smart working. L’efficienza del lavoro da remoto è stata garantita dall’impiego di tecnologie di ultima generazione.
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