I tre doveri del lavoratore secondo il Codice civile

15 Ottobre 2013
I tre doveri del lavoratore secondo il Codice civile

I tre doveri del lavoratore Secondo l’articolo 2104 del Codice civile, ogni lavoratore subordinato ha dei doveri nei confronti del suo datore, che deve rispettare nella maniera più precisa possibile. Questi doveri sono tre e vengono classificati come obbligo di diligenza, obbligo di obbedienza e obbligo di fedeltà.

Per obbligo di diligenza s’intende l’accuratezza e l’impegno che il lavoratore deve mettere nella realizzazione della prestazione, fornendo al datore un metro di valutazione oggettivo rispetto al suo operato. I parametri che la legge prescrive per determinare il valore della prestazione, sono di tre tipi. Il primo riguarda la qualità della prestazione dovuta, giudicata in base alle mansioni richieste ed alle capacità ed esperienze del lavoratore. L’altro parametro invece, riguarda le esigenze del datore, che devono essere soddisfatte per intero, e l’attività del dipendente, che deve essere coordinata col restante lavoro dei colleghi. L’ultimo comma, ormai abrogato, recita che si deve capire se la prestazione viene eseguita nell’interesse della nazione – ma questo criterio è ritenuto desueto.

 

Tra i doveri del lavoratore figura anche l’obbedienza, ossia l’obbligo di adempiere alle disposizioni che il datore impartisce per la corretta esecuzione del lavoro. L’imprenditore è infatti considerato dal Codice civile il capo dell’azienda, a cui il dipendente è subordinato gerarchicamente. Per questa ragione, le direttive del datore costituiscono un obbligo, che deve essere rispettato dal lavoratore per la corretta organizzazione del lavoro e per la giusta convivenza all’interno dell’impresa.

Ultimo tra i doveri del lavoratore, ma non meno importante, è quello di fedeltà, per cui il dipendente deve mantenere un comportamento fidato rispetto al titolare dell’impresa, tutelandone in qualsiasi modo gli affari. Per questo motivo, egli non deve porsi in concorrenza con l’imprenditore per cui lavora, evitando di creare pregiudizio all’attività in cui egli stesso è cointeressato per mezzo del contratto.

 

Fonte imagine: flickr.com/photos/melburnian/


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