Anche in Italia, il modello delle start-up sembra prendere sempre più piede o, quantomeno, la loro diffusione sembra aver portato una boccata d’ossigeno nell’ambito dell’iniziativa imprenditoriale italiana. Abbiamo già visto cos’è una start-up, ma cos’è che rende così speciali questi approcci all’impresa tanto da attrarre investimenti pubblici e privati?
Andiamo ad analizzare le caratteristiche delle start-up che le rendono più competitive delle grandi aziende strutturate.
Hanno la visione che convince – Senza un’idea convincente, una start-up non vede la luce o tramonta ben presto. Nonostante i casi eclatanti di start-up che sfondano e che fanno notizia, secondo questo studio pubblicato sul Wall Street Journal, solo una start-up su quattro riesce a farcela, anche se i veri e propri fallimenti sono molto pochi (tre o quattro su dieci). Ma questo fa parte delle regole del gioco. La differenza è nella presenza di una vision che funziona e convince, nell’individuazione di una buona opportunità di business e nella buona comunicazione della stessa.
Orientate all’obiettivo – Tutta la struttura di una start-up è orientata al prodotto o al servizio offerto che, una volta creato, viene semplicemente customizzato per rispondere alle esigenze specifiche del cliente. Tutti gli sforzi lavorativi e organizzativi sono focalizzati su questo obiettivo.
Sfruttano meglio i migliori talenti – L’abilità di un imprenditore di start-up è quella di riuscire a circondarsi di talenti e di coinvolgerli nella vision d’impresa. Il resto lo fa l’orientamento all’obiettivo.
Flessibilità, adattabilità e reattività – Pochi costi fissi, libertà dalle infrastrutture fisiche, libertà da modelli di business, struttura leggera e capacità di prendere decisioni e metterle in pratica nel giro di poco tempo. Le start-up sono imprese agili.
Società a rischio misurato – Imprendere significa scommettere tutto con il proprio capitale. L’eventuale fallimento di una start-up è una caduta attutita, nell’ambiente protetto degli incubatori. Una caratteristica impagabile in un mercato capriccioso come quello dei nostri giorni.
Inoltre, quando una start-up funziona, all’abile e fortunato imprenditore solitamente si aprono due strade: quella di sviluppare un modello di business e far crescere la propria start-up a un livello successivo della scala evolutiva d’impresa o “mettere all’asta” la propria creatura e sondare altri mondi imprenditoriali.
Come si è già detto, le caratteristiche che rendono le start-up paradigmi speciali nell’ambito economico, non sempre sono fattori sufficienti per il loro successo. Anche se non attualissimi, i dati di questa inchiesta de Il Sole 24 Ore parlano chiari, ma parlano chiare anche le conclusioni di Piero Formica e Stefano Supino, autori dell’articolo.
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