
Dalle tendenze operative di alcuni tra i
Direttori HR delle realtà pubbliche e private più importanti d’Europa, all’analisi delle buone prassi nel settore dello
sviluppo delle risorse umane. È così che potrebbe essere interpretato lo studio Barometro HR 2011 pubblicato da CSC. Un modo per comprendere come le aziende stanno reagendo alla crisi e un’occasione, per gli attuali e futuri
responsabili HR, di imparare dai “grandi”.
Il primo dato da tenere a mente è una percentuale: il 76%. Questa ampia maggioranza rappresenta i
Direttori del personale che ritengono la loro funzione essere quella di procacciare, sviluppare e mantenere i talenti. Categoria di lavoratori che sembra in via di estinzione.
La scarsità di talenti eccezionali ha spinto chi si occupa di selezione e sviluppo delle risorse umane a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per trattenere gli elementi migliori. Siete curiosi di sapere qual è un mezzo atto a questo scopo? Il social media.
Attraverso il social media, i
Direttori HR più illuminati hanno scardinato le logiche della gerarchia manageriale per attingere a quell’”intelligenza collettiva” delle
risorse umane che può essere stimolata solo attraverso un interscambio personale non strutturato.
Dal recruitment alla motivazione, passando per il vero e proprio
sviluppo del personale. La nuova via del management HR dà spazio alle competenze e favorisce la mobilità interna, mirando all’autorealizzazione dei lavoratori.
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