
Nell’ambito dei professionisti del
marketing management c’è una convinzione: le campagne devono essere sempre grandi, appariscenti, e “costringere” tutti i media a dedicarvi almeno un passaggio. Questo tipo di strategia funziona sempre meno.
Invece è in ascesa un altro tipo di strategia: le
campagne di mini marketing. Su
Inc.com, manager ed esperti di comunicazione commerciale statunitensi forniscono i loro preziosi consigli su come implementare con successo questo tipo di campagna:
1.
Seguire i target secondari e coinvolgerli con promozioni mirate o messaggi personalizzati tramite social media (Todd Miller, managing partner di the Archer group).
2.
Creare dei piccoli eventi dove instaurare una relazione con i clienti, conoscere i loro bisogni e le loro aspettative (Linda Worrell, managing director di Red F);
3.
Fornire alle persone spunti di discussione tramite blog, chatroom e social media (Kevin Roddy, chief creative officer di Publicis & Hal Riney);
4.
Legarsi ai grandi eventi con iniziative minori, come un cocktail vicino al luogo dell’evento o un’iniziativa digital che rimandi a esso (Maneesh K. Goyal, ceo di Mkg);
5.
Enfatizzare i free media, Internet su tutti, che trasmettono l’idea di un’azienda costantemente attiva e presente sul mercato (Jose Villa, fondatore e presidente di Sensis advertising agency);
6.
Provare sempre nuovi format, lavorare su idee originali nel campo del marketing (Robert Victor, cmo di Appssavvy);
7.
Contattare i clienti che, per un qualunque motivo,
hanno smesso di seguire l’azienda, il tutto fatto in maniera molto informale e amichevole (Dan Feldstein, cofondatore e chief marketing officer di Red ventures).
In poche parole, gli esperti sconsigliano di utilizzare le “armi pesanti” del marketing tradizionale e puntare, piuttosto, in modo più mirato verso le nicchie.
Chi sa che il mini marketing non riporti la comunicazione commerciale a misura d’uomo.
Fonte immagine: www.flickr.com/photos/teegardin/