Il mondo dell’impresa e del lavoro, per cogliere le opportunità offerte dall’industria 4.0, ha bisogno di Leader 4.0: una nuova forma di leadership che necessita di un complesso bagaglio di competenze.

A soli pochi anni dall’avvento dell’Industria 3.0, che ha visto, tra le maggiori innovazioni, l’introduzione dei microprocessori, ci ritroviamo già a vivere nell’Industria 4.0, il nuovo modello d’impresa in cui l’integrazione di tecnologia e dati ha egemonizzato il processo produttivo. Una quarta rivoluzione industriale che con il suo forte impatto digitale sta cambiando, oltre al modo di vivere anche, e soprattutto, il modo di lavorare.

La quota di mercato relativa all’Industria 4.0, secondo le stime di Markets&Markets supera i 152 milioni di dollari entro il 2022, con un tasso di crescita annuo di circa 14,5%.

Per far fronte al cambiamento e avere successo in questa transizione le organizzazioni dovranno realizzare nuovi investimenti sullo sviluppo strategico dei talenti e formare i nuovi Leader 4.0.

In un ecosistema sempre più caratterizzato dallo sviluppo delle tecnologie internet of things, che consentono la connessione tra sistemi fisici e digitali, molte sono le opportunità da cogliere senza però abbassare la guardia verso le minacce che possono nascondersi dietro l’angolo.

Quali sono le quattro principali capacità del Leader 4.0?

  1. Visione. Il top management dovrà essere capace di vedere nel lungo periodo, intuire da dove possono nascere nuove opportunità, anticipare le sfide e coinvolgere e formare tutto il team per essere pronto a cogliere le sfide del futuro e raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre in virtù dell’estrema specializzazione che caratterizza il mondo dell’industria, è indispensabile che ci sia un leader in ogni settore dell’organizzazione, una leadership che sia quindi collettiva e distribuita.
  2. Leadership. Il leader 4.0 deve essere il driver della rivoluzione digitale all’interno della propria organizzazione e far percepire a tutti che l’innovazione è assolutamente piacevole.
  3. Creatività. Nel tempo in cui il mondo del lavoro accoglie i millenials, i nuovi leader 4.0, attraverso il pensiero laterale, devono creare una forte sinergia frutto della visione dei nuovi arrivati e delle competenze dei senior.
  4. Per i nuovi leader è indispensabile possedere la capacità di saper accettare l’errore. Fare nuove scelte in un contesto con forti pressioni sui risultati di breve periodo  può portare a commettere errori, la filosofia da applicare in questa fase è quella del se non ho fatto bene ho comunque imparato, solo così le organizzazioni possono raggiungere nuovi obiettivi nel lungo periodo.

Per essere leader 4.0 non basta il know how tecnico, ma è fondamentale possedere anche un bagaglio di soft skills. Una formazione complessa che può essere acquisita con il Master in Amministrazione e Gestione Risorse Umane e ottenere così le giuste competenze per cavalcare positivamente l’onda del cambiamento e trarne da questo vantaggi e opportunità.


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