Survey sulle Business School Indipendenti in Italia: cosa sono e quali sono
Perché questa ricerca
In Italia, esistono numerose Business School indipendenti che offrono una formazione di altissimo livello, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro. Tuttavia, queste realtà sono spesso escluse dai ranking internazionali, che tendono a includere solo grandi università o istituzioni con presenza globale.
Questo studio mira a colmare tale lacuna, proponendo una classifica nazionale trasparente basata su criteri oggettivi per valorizzare queste eccellenze.
A differenza quindi dei ranking internazionali, questo studio ha un focus esclusivamente sull’Italia e prende in esame solo parametri verificabili, basati su fonti esterne certificate.
Evoluzione della Formazione Manageriale e Ruolo delle Università
Negli ultimi 15 anni, la formazione manageriale in Italia è cambiata significativamente, influenzata da normative e richieste di mercato. La Legge Gelmini (2010) ha segnato una svolta, aumentando l’autonomia universitaria, razionalizzando l’offerta formativa e rafforzando l’ANVUR (valutazione della qualità). Questa riforma ha anche spinto le università a introdurre i Master post-laurea per rispondere alla domanda di specializzazione, guadagnare flessibilità e generare nuove fonti di finanziamento.
Tuttavia, il proliferare di questi Master universitari ha evidenziato una contraddizione. Se le università faticano a fornire competenze pratiche durante i corsi di laurea di base, la loro efficacia nei Master post-laurea è spesso messa in discussione. Molti sostengono che ciò è dovuto a un fallimento delle università nel soddisfare le esigenze immediate delle imprese essendo le Università più focalizzate sulla ricerca.
Questa consapevolezza ha portato anche le università più prestigiose a creare Business School strutturalmente indipendenti, riconoscendo la necessità di un approccio formativo più agile.
Il Valore delle Business School Indipendenti e il ruolo dell’ASFOR
In un contesto in cui la formazione universitaria era percepita come troppo teorica, le Business School hanno colmato il divario tra accademia e mondo del lavoro. L’ASFOR, ha giocato un ruolo cruciale, introducendo un sistema di accreditamento dei Master, garantendo qualità, connessione con le imprese e un approccio pratico.
Già prima della Legge Gelmini, esistevano importanti Business School orientate al mondo del lavoro, come SDA Bocconi (1971), MIP Politecnico di Milano (1979, oggi POLIMI), LUISS Business School, CUOA (1971), ISTUD Business School (1970) e GEMA Business School (1982), specializzata in Risorse Umane. Queste istituzioni operavano spesso al di fuori delle rigide normative universitarie, offrendo programmi flessibili e mirati alle esigenze aziendali.
Il ruolo delle Business School
La survey evidenzia che le Business School indipendenti hanno prima colmato il bisogno di competenze pratiche nel mercato italiano e a seguito della concorrenza con i Master universitari hanno migliorato ulteriormente la loro offerta dando:
Contributo all’occupabilità: Hanno sviluppato servizi di placement di alta qualità, garantendo un rapido inserimento lavorativo. Un neo-masterizzato può ottenere una Retribuzione Annua Lorda (RAL) di ingresso superiore anche del 20-30% rispetto a un neolaureato, con ruoli di maggiore responsabilità.
Formazione per la leadership e l’innovazione: Continuano a formare leader capaci di guidare la crescita, in particolare nelle PMI, sviluppando competenze tecniche e soft skill essenziali.
Networking ed ecosistema imprenditoriale: Creano e alimentano solide reti tra studenti, alumni, aziende partner e startup, favorendo scambio di idee e opportunità.
Accreditamenti: Hanno investito in accreditamenti nazionali (ASFOR) e internazionali (AACSB, EQUIS, AMBA), rafforzando la qualità e la rilevanza globale della loro offerta.
Sfide Attuali e Future
I forti e veloci cambiamenti in atto nella società: sensibilità delle nuove generazioni verso un modo più equo e sostenibile e i diversi modi di acquisire le competenze sta spingendo le Business School italiane ad affrontare nuove sfide:
Digitalizzazione e Intelligenza Artificiale: Il 95% delle aziende ritiene che le Business School debbano investire in innovazione e tecnologia, in particolare nell’AI.
Sostenibilità e Criteri ESG: Il 75% delle imprese riconosce l’importanza per le Business School di essere Società Benefit o B Corp.
Competizione Globale e Internazionalizzazione: Il 70% delle imprese ritiene che le Business School italiane possano competere a livello internazionale grazie alla digitalizzazione.
Cosa intendiamo per Business School Indipendenti
Una Business School oppure una scuola di management è un’istituzione educativa che forma futuri manager e leader, concentrandosi su competenze pratiche in gestione aziendale, commercio, economia e imprenditorialità, con programmi che includono MBA e Master specialistici. Le Business School sono inoltre attive per la formazione Tailor Made a favore del tessuto produttivo
Criteri per l’individuazione delle principali Business School
Nel contesto di questa ricerca, abbiamo adottato una definizione precisa di Business School indipendente. Ne fanno parte:
Aziende private di formazione manageriale: identificate dal codice ATECO 85.59.2, queste realtà non sono collegate ad alcuna università e propongono percorsi interamente progettati e gestiti in autonomia, focalizzati sui principali aspetti del Management:
Scuole di emanazione universitaria ma con autonomia gestionale: si tratta di istituzioni nate in ambito accademico ma che operano sul mercato con propria governance e bilancio autonomo.
Sono stati esclusi:
Dipartimenti universitari o facoltà integrate nel sistema accademico pubblico;
Enti di formazione generica privi di specializzazione nella formazione manageriale post-universitaria.
Business school o scuole di management che, pur operando nel territorio Italiano sono controllate da aziende estere
Criteri utilizzati per la survay
Abbiamo elaborato una metodologia fondata su cinque aree chiave, ciascuna con un peso specifico:
Accreditamenti e certificazioni (30%): rilevati da enti terzi (ASFOR, AACSB, EFMD, EQUIS, AMBA, SHRM, PMI).
Tradizione e solidità istituzionale (25%): anno di fondazione, stabilità operativa, reputazione.
Innovazione e aggiornamento (20%): presenza di corsi su temi emergenti, metodi didattici, uso del digitale.
Soddisfazione e risultati (20%): placement, giudizi degli ex allievi, feedback delle aziende.
Dimensioni e struttura economica (5%): numero di studenti, programmi attivi, fatturato.
Ogni voce è stata valutata secondo griglie standardizzate e ponderata per calcolare un punteggio sintetico finale.
Il ranking delle 10 migliori Business School in Italia
Ecco, quindi, le Business School che, secondo la nostra analisi, si distinguono per l’eccellenza della loro offerta formativa e il loro impatto nel panorama manageriale italiano e internazionale. Le prime tre sono ovviamente quelle già presenti nei ranking mondiali.
SDA Bocconi School of Management
Descrizione: Indubbiamente la Business School italiana di punta, riconosciuta a livello globale e costantemente ai vertici dei ranking internazionali. Nel 2025, è stata classificata al quarto posto a livello mondiale tra i migliori MBA dal Financial Times. Vanta accreditamenti come AACSB, EQUIS e AMBA (“Triple Crown”), segno di altissima qualità e una garanzia di valore riconosciuta in tutto il mondo.
LUISS Business School
Descrizione: In forte crescita e con un’ottima reputazione internazionale. Si distingue per il forte legame con il mondo aziendale e l’innovazione dei programmi. Nel 2024, si è posizionata al 25° posto nella classifica dei migliori Master in Management del Financial Times, confermando il suo prestigio e la qualità. La sua presenza nei ranking internazionali come AMBA, QS e ASFOR ne conferma il prestigio e la qualità.
POLIMI: School of Management
Descrizione: La Business School del Politecnico di Milano è molto apprezzata per la sua attenzione all’innovazione, alla tecnologia e al management dell’ingegneria. Vanta ottimi piazzamenti nei ranking europei e accreditamenti importanti, come EQUIS. Nel 2025, il suo Executive MBA è stato classificato primo in Italia e tra i primi 100 globalmente secondo QS Executive MBA Rankings, mentre il Financial Times l’ha riconosciuta come la seconda miglior business school in Europa tra quelle appartenenti a un’università tecnica. Consolidando la sua posizione come leader nella formazione manageriale orientata al futuro.
Bologna Business School (BBS)
Descrizione: Affiliata all’Università di Bologna, ma operante come Business School distinta e con una gestione autonoma. Si distingue per l’ampia offerta formativa, un forte slancio verso l’internazionalizzazione e un legame profondo e proficuo con il tessuto economico emiliano e nazionale. Accreditamenti: EQUIS, EFMD, ASFOR, SHRM.
GEMA Business School
Descrizione: Negli ultimi anni ha guadagnato posizioni significative nei ranking nazionali, si distingue come una delle prime Business School indipendenti fondate in Italia, è al momento l’unica Scuola di Management italiana ad essere anche Società Benefit. È apprezzata per l’efficacia dei suoi programmi, la marcata attenzione allo sviluppo di carriera e un focus specifico sulla formazione aziendale per le piccole e medie imprese. Accreditamenti: ASFOR, SHRM, PMI Authorized Training Partner (A.T.P.) del Project Management Institute.
MIB Trieste School of Management
Descrizione: Riconosciuta per la sua forte internazionalizzazione e la qualità dei programmi. Attrae studenti e docenti da contesti globali. Presente nei ranking internazionali di settore, come ASFOR, MBAs, EFMD.
Fondazione CUOA (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale)
Descrizione: Con sede nel Nord-Est, è una delle più importanti e anche la più antica Business School non universitaria in Italia, (successivamente sono state fondate ISTUD e GEMA Business School). Offre una vasta gamma di programmi di alta formazione manageriale con un forte orientamento pratico e un legame stretto e consolidato con le aziende del territorio. Accreditamenti: ASFOR
Rome Business School (RBS)
Descrizione: Sta crescendo rapidamente ottenendo riconoscimenti internazionali e consolidando la sua reputazione. Si focalizza sull’innovazione e sulla dimensione globale dei programmi, con una buona reputazione tra gli studenti per l’efficacia formativa e il supporto alla carriera. Accreditamenti: QS; ASFOR.
ISTUD Business School
Descrizione: Una delle più antiche Business School italiane (insieme a GEMA Business School), con una lunga tradizione e una forte attenzione alla formazione executive e allo sviluppo delle competenze manageriali. Si distingue per l’approccio pratico e l’attenzione alla crescita individuale dei partecipanti. Accreditamenti: ASFOR.
24ORE Business School (eccezione)
Descrizione: Sebbene la 24OREBS non soddisfacesse pienamente i nostri criteri iniziali, in particolare per l’assenza di accreditamenti ufficiali e le vicissitudini legate al cambio di proprietà dal quotidiano Il Sole 24 Ore, abbiamo deciso di includerla nella nostra analisi. Questa scelta è stata dettata principalmente dal notevole volume d’affari e dalla forte notorietà del brand nel panorama della formazione italiana. La sua ampia e diversificata offerta formativa, ne fa un attore di rilievo che non potevamo ignorare.
Conclusioni
Questa ricerca rappresenta il primo tentativo organico di costruire una classifica delle dieci migliori Business School italiane, basata su metriche concrete, rilevanti e verificabili, per valorizzare un segmento strategico della formazione post-universitaria e corporate in Italia.
La classifica aiuta gli studenti a orientarsi meglio, le imprese a scegliere partner affidabili, e le Business School a migliorarsi attraverso il confronto.
In un’epoca in cui l’adattabilità, le competenze pratiche e la capacità di apprendere continuamente sono fondamentali, le Business School indipendenti offrono un valore formativo spesso superiore rispetto a quello accademico tradizionale.
Investire in queste realtà significa contribuire alla costruzione di un sistema educativo più dinamico, più utile e più vicino alle reali esigenze di chi lavora. Il futuro dell’educazione manageriale passa anche da qui: da scuole che formano non solo buoni studenti, ma professionisti consapevoli, preparati e protagonisti del cambiamento.