Come comportarsi a un colloquio di lavoro: il linguaggio non verbale

12 Febbraio 2015
Come comportarsi a un colloquio di lavoro: il linguaggio non verbale

come comportarsi ad un colloquio di lavoroCome comportarsi a un colloquio di lavoro è una delle domande più frequenti che si pongono i giovani neolaureati alle prese con la ricerca di una collocazione nel difficile mondo del lavoro.

La preparazione e le competenze sono necessarie, ma esistono anche altri aspetti da non sottovalutare che possono aiutare nella buona riuscita del colloquio come il linguaggio del corpo.

I selezionatori delle aziende sono sempre più attenti all’interpretazione del linguaggio non verbale perché è in grado di comunicare molto più di quanto riusciamo a dire con le parole. È quindi molto importante cercare di essere onesti con il proprio interlocutore poiché il corpo potrebbe tradire quello che si cerca di nascondere attraverso la voce.

Un’efficace stretta di mano è da sempre considerata il più importante biglietto da visita dopo l’abbigliamento. Decisa e vigorosa, ma senza esagerare, denota un carattere determinato e una personalità ben precisa.

Fate attenzione a non esagerare con la gestualità: evitate di giocare con una penna o di muovere troppo le mani mentre esprimete un concetto.

Cercate di imitare la postura e il comportamento dell’intervistatore: è un modo per entrare in sintonia con lui, ma fate attenzione a non esagerare altrimenti potrebbe giocare a vostro svantaggio.

Sorridete, siate sinceri e onesti, prima di tutto con voi stessi, e provate a rilassarvi: la lealtà viene sempre premiata e lascerà al selezionatore un’ottima impressione di voi.

Quando affrontate un colloquio, soprattutto se in lingua inglese, provate a concentrarvi sull’importanza della comunicazione non verbale oltre che al discorso che avete preparato. E se volete ancora qualche altro consiglio su come comportarsi ad un colloquio di lavoro date uno sguardo a questo interessante articolo pubblicato da Forbes che spiega quali sono i 7 errori più comuni da non commettere attraverso il linguaggio non verbale.


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